PAPA PAOLO VI
una selezione di affermazioni
1976
“La donna è posta a far parte della struttura vivente ed operante del Cristianesimo in modo così rilevante che non ne sono forse ancora state enucleate tutte le virtualità. … Noi siamo pienamente persuasi che la partecipazione delle donne ai vari livelli della vita sociale debba essere non solo riconosciuta, ma anche promossa e soprattutto cordialmente apprezzata; e senza dubbio in tal senso c’è ancora molto cammino da compiere. Tuttavia riteniamo, stando al dettato del Concilio Vaticano II, che le donne debbano «svolgere i loro compiti secondo l’indole ad esse propria» (Gaudium et Spes, 60). È a tale «indole propria» che la donna non deve rinunciare. … È pertanto sommamente auspicabile che nei vari campi della vita sociale nei quali è inserita, la donna rechi quel timbro inconfondibilmente umano di sensibilità e sollecitudine, che le è proprio.”
Papa Paolo VI alle partecipanti al Congresso Nazionale del Centro Italiano Femminile, 6 dicembre 1976
1976
“Dio ha creato la persona umana, uomo e donna, in un unico piano di amore; ha creato l’essere umano a sua immagine. L’uomo e la donna sono dunque uguali davanti a Dio: uguali come persone, uguali come figli di Dio, uguali in dignità, uguali anche nei loro diritti.”
Papa Paolo VI, 31.1.1976
1965
“L’ora è venuta, in cui la vocazione della donna si completa in pienezza, l’ora in cui la donna acquista nella società un’influenza, un irradiamento, un potere finora mai raggiunto. È per questo, in questo momento nel quale l’umanità sperimenta una così profonda trasformazione, che le donne imbevute dello spirito del Vangelo possono tanto per aiutare l’umanità a non decadere. … Donne di tutto l’universo, cristiane o non credenti, a cui è affidata la vita in questo momento così grave della storia, spetta a voi salvare la pace del mondo!”
Papa Paolo VI, chiusura del Concilio Vaticano II, messaggio alle donne, 8 dicembre 1965